Dopo un lungo periodo di lontananza da Anacleto, finalmente mi trovo nelle condizioni di poterlo andare a cercare: così attraverso il bosco, sotto un'acqua torrenziale, tutta avvolta nella mia palandrana impermeabile con ampio cappuccio e con gli stivaloni di gomma per non bagnarmi piedi e caviglie.
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Arrivo nella zona dove tempo fa incontravo il mio amico gufo e lo chiamo più volte a gran voce. Comincio a preoccuparmi, quando sento un flebile suono che arriva da una casa diroccata più in là.
Mi avvio in quella direzione, entro attraverso l'uscio sconnesso e semiaperto e vedo Anacleto in un angolo, al riparo sotto alcune travi che una volta facevano parte del soffitto.
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"Ciao, Gloria, quanto tempo! Che piacere mi fa rivederti! Ma perché sei stata lontana così a lungo?"
"Ciao, Anacleto! Anche per me è una gioia poterti nuovamente incontrare!
Sai, la vita mi ha portata da altre parti in questo lungo periodo di lontananza da te, proprio non mi è stato possibile venirti a cercare; ma ora sono qui, e per farmi perdonare di quello che forse hai pensato l'essermi dimenticata di te ti ho portato una Torta Margherita. Eccola!"
La tiro fuori dalla borsa che ho sotto la palandrana e la depongo in un punto riparato.
"Grazie del pensiero, ma io non mangio le margherite! - Se mi portavi un topolino era meglio, sono invecchiato e faccio fatica a cacciare."
Mi metto a ridere: "Si chiama Torta Margherita ma non è fatta di margherite."
"Gli umani" - borbotta lui sottovoce - "sono proprio balzani: danno nomi sbagliati alle cose!"
Intanto io continuo a spiegare: "Contiene farina, uova, burro, zucchero aromatizzato con vaniglia e limone. E' molto buona e facilmente digeribile. L'ho fatta io proprio per te!"
"Allora la posso mangiare" e la assaggia. "Si, mi piace molto, anche se - ripeto - avrei preferito un topolino, è più giusto per me! Si, lo so, tu non catturi topi né mangi carne, ma la mia natura è diversa dalla tua, e io devo seguire la mia."
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Mentre Anacleto mangia con gusto la mia torta (mi sa che era proprio affamato!) io mi sono messa in un altro angolo riparato più grande e mi sono tolta la palandrana e gli stivali.
Ho anche acceso un piccolo fuoco nel vecchio caminetto con della legna che era riuscita a rimanere all'asciutto.
Divorata quasi tutta la torta Anacleto mi raggiunge.
"Non mi avvicino troppo al fuoco, sai a noi non piace molto (ci fa paura per via degli incendi che avvengono a volte nel bosco), però riconosco che il calore è piacevole, e soprattutto permette di asciugarsi. Allora, mia cara, cosa mi racconti?"
"In questi due anni di lontananza mi sono successe molte cose, ho fatto e creato cose nuove, e soprattutto ho compiuto dei passaggi interiori molto importanti, che ti racconterò via via, e che ora mi permettono di venire da te pronta a una nuova fase del nostro percorso di comunicazione e di amicizia".
"Infatti ti vedo molto bene. Io invece credo di essere giunto alla fine, sono molto vecchio, dovrei essermene andato già da un pezzo, ma sono rimasto anche per aspettarti, perché so che tu sarai importante per me quando arriverà il momento di andare. Sai, ho il sogno di ritornare come aquila: loro volano così in alto e sono così regali! Vorrei diventare uno di loro!"
"Secondo me è più che probabile che questo avvenga.
Se sarà mio compito ti aiuterò nel passaggio. Ma ora pensiamo al presente, che quel momento non è ancora così vicino...
Se ti va riprendiamo a creare insieme delle storie che, vedrai, ci porteranno a parlare di noi attraverso i simboli che conterranno."
"Mi sembra un'ottima idea. Chi comincia?"
"Se sei pronto ad ascoltarmi comincio io."
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Caro Anacleto, ti ricordi la seconda storia che avevo pubblicato nel libro "Il Gufo Saggio"
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nella sezione "Racconti in libertà": "Lo stallone e la fatina", che sembrava essere finita così bene? Beh, non è stata poi proprio come ci si sarebbe aspettato.
Dopo un po' di tempo che i due protagonisti volavano insieme, l'altezza a cui riuscivano a giungere, da soli o con il gruppo di Pegaso, diede alla testa a Styl, che evidentemente non era pronto interiormente a raggiungere quelle altezze vertiginose, e cominciò a comportarsi in modo strano.
Non si era reso conto del dono eccezionale che gli era stato fatto, grazie all'interessamento e all'intercessione di Ella, e montò in superbia.
Un po' come era successo a Icaro, volò troppo in alto, da solo, staccandosi dal gruppo, perché si sentiva superiore e invincibile, e così il sole gli bruciò le ali.
Cominciò a precipitare. Ella tentò di salvarlo, ma era troppo piccola, non ne aveva la forza, e così non poté fare altro che guardarlo mentre lui cadeva vertiginosamente verso l'oceano.
Con immenso dolore lo vide entrare nell'acqua con un grande tonfo, vide l'onda della caduta chiudersi su di lui, poi più niente.
Rimase parecchio tempo ad aspettare trepidante che lui riuscisse ad emergere e a nuotare, ma la sua attesa fu vana.
Con il cuore infranto tornò alla sua foresta, alla vita che faceva prima di incontrare Styl.
Pianse molto, sperò in un miracolo, che però non si verificò.
Tutti gli abitanti della foresta, animali, gnomi, folletti, cercarono di consolarla e le rimasero vicini. Anche gli alberi protendevano i loro rami verso di lei per asciugare il suo pianto con le loro foglie.
Circondata da tanto sostegno Ella piano piano si acquietò e, nutrendosi dell'amore che riceveva e che contraccambiava con tutto il suo cuore, si rassegnò alla grande perdita che aveva subìto.
Incontrò le altre fate, che volarono insieme a lei, giocando e scherzando, e piano piano il sorriso tornò sul suo volto delicato rigato dalle lacrime.
Cominciò a rendersi conto che questa esperienza, esaltante all'inizio e divenuta poi molto dolorosa, l'aveva fatta maturare.
Imparò ad accettare l'inevitabile e a farlo diventare materiale di nuova consapevolezza e, quando si rese conto di essere maturata attraverso questa esperienza, si accorse anche che le sue ali si erano ingrandite - non certo enormi come quelle che erano state date a Styl, sarebbero state importabili sulle sue fragili spalle, ma sufficientemente grandi da farla volare più in alto, molto più in alto di quanto riusciva prima di iniziare la sua avventura con lo stallone.
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Si rese conto di essere cresciuta, quasi diventata un'altra, più matura, più consapevole, e anche più libera, grazie all'esperienza vissuta.
Con il pensiero inviò benedizioni e ringraziamenti a Styl per l'esperienza che le aveva permesso di fare e per la maturazione che le aveva provocato, anche attraverso il dolore per l'irriconoscenza subìta, e continuò a muoversi dolcemente nella sua foresta, occupandosi di tutti i suoi abitanti, grandi e piccini, a terra o sugli alberi, curandoli quando si facevano male, rassicurandoli quando avevano paura, indicando loro la strada quando si perdevano, aiutandoli a uscire dalle buche quando ci cadevano dentro, e così il suo cuore riprese a battere forte e sicuro, pieno di amore e di gratitudine per la Vita e in totale armonia con lo Spirito della Foresta che l'aveva sostenuta sempre, soprattutto nei momenti più difficili e delicati.
Anacleto mi osserva con il suo profondo sguardo da gufo saggio e interviene:
"Cara amica, questo tuo primo racconto mi ha toccato il cuore.
Sento però un velo di tristezza in te, come se questa storia non fosse ancora veramente chiusa e sepolta.
Chissà se riesco a trasformare l'ombra di nostalgia - che percepisco ancora intorno a te - in un sorriso... tirando in ballo gli esseri che più ti toccano il cuore e ti rasserenano... i gatti... creando una storia che li coinvolge."
Nel paese di Gattopoli tutto procedeva tranquillo, come sempre.
Alla gattosteria i soliti vecchi avventori chiacchieravano, fumavano e bevevano...
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mentre la gattostessa lavava i piatti in cucina...
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...e intanto teneva d'occhio i due solitari che bevevano in due angoli riservati del locale, controllandoli perché non si ubriacassero...
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...anche perché in effetti nell'angolo opposto uno ubriaco c'era già, semi-sdraiato a terra dopo aver sbattuto contro un angolo di un tavolo, che, nonostante l'occhio nero che si era fatto, se la rideva beato, chissà perché... forse stava vedendo il fantasma del suo amico che, ubriaco come lui, era finito nel fiume la settimana prima, e stava chiacchierando mentalmente con lui... chissà?
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mentre un quarto, solitario, nell'ultimo angolo libero, protestava a gran voce: "Ma cosa mi avete dato da bere? Acqua sporca? Non mi fa nessun effetto! Voglio anch'io della birra buona!"
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Ma di colpo qualcosa venne a rompere questa "normalità quotidiana".
Quasi contemporaneamente, da due direzioni diverse, arrivarono, affannati, altri due gatti, uno dal fiume, remando furiosamente per fare presto:
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l'altro a cavallo di un cane compiacente, che correva a tutta velocità:
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Trafelati portarono una notizia incredibile e preoccupante:
"Fuori dalle mura della città c'è un uomo con una grande barba (un barbone) che dorme appoggiato al muro di cinta, con vicino un drago, ben sveglio, che chiede l'elemosina con un cappello in bocca."
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"Cosa facciamo? Ah, se poi al drago viene fame e ci mangia?"
Gatta Sofia, che abitava sopra alla gattosteria, fu messa in allarme dal trambusto e scese a sentire cosa stava succedendo.
Immediatamente andò a cercare il suo piccolo che giocava tranquillamente con la corda da salto in cortile e lo rinchiuse in casa, con grande disappunto del figlio.
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A questo punto tutti i gatti si ripresero di colpo dall'obnubilamento che la birra bevuta aveva creato in loro: si avviarono tutti insieme verso il posto indicato dai due messaggeri, chiamando a riunione tutti gli altri, man mano che li incontravano (non ci fu verso però di svegliare Rodolfo, che proprio dormiva della grossa)...
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...e neppure riuscirono a convincere Brunello, a cui i topini stavano dando la sua medicina contro la paura...
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...o Marcello, che era appena uscito dalla doccia e si stava asciugando.
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Ma, a conti fatti, riuscirono ad essere una dozzina.
Con grande coraggio si avvicinarono al barbone addormentato con il suo drago questuante al fianco.
Il drago posò il cappello, fece un grande sorriso, e disse loro:
"lo so che avete paura di me, ma io non vi farò del male.
Io sono un poeta, sono il nipote del 'Drago riluttante' di cui ha raccontato Walt Disney molti anni fa, e come lui sono innocuo.
Se ci volete dare qualcosa, ve ne saremo molto grati, il mio amico addormentato e io, e poi vi declamerò alcune poesie - non quella del pasticcino a testa in giù, quella è vecchia e la conoscono tutti - ve ne racconterò delle nuove, inedite.
Immagine tratta da "Il drago riluttante", ©1941 The Walt Disney Company.
I gatti si rassicurarono, qualcuno andò a casa a prendere un po' di cibo e un po' di monete da dare ai due, mentre dall'alto il sole se la rideva, divertendosi un mondo a questa vicenda che avveniva sotto di lui.
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Il giorno dopo i gatti dei paesi vicini rimasero allibiti nel leggere sui giornali la notizia di quello che era successo.
"Guarda cosa c'è scritto qui!"
"Si, Si, è scritto anche qui!"
Disegni condivisi da liftarn
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e openclipart.org/detail/337575/cat-reading-a-book).
Anche il Grande Gatto, con la profondità dei suoi meravigliosi occhi azzurri osservava tutta la situazione, neutrale e impassibile, dalla sua dimensione superiore, e registrava il fatto avvenuto nei suoi annali di memoria cosmica.
Disegno condiviso da GDJ
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"Ciao, Anacleto, rieccomi da te.
Ti devo ringraziare per il racconto dei gatti, che mi ha veramente rasserenato.
Sento proprio che ogni ombra del passato si è dileguata, mi sento leggera e colorata, se ne fossi capace "volerei" sull'acqua con un surf: non potendolo fare nella realtà (decisamente non ho più l'età per cimentarmi con cose così impegnative fisicamente), lo posso fare con l'immaginazione...
Immagini di base condivise da Manuela (1)
Ma tu, caro amico, come stai? Ti vedo provato."
"Si, mia cara, il tempo sta passando velocemente e sento che il momento di andarmene da questa dimensione si sta avvicinando a grandi passi.
Ma non è ancora così vicino.
Ora rallegrami tu con un tuo racconto."
"D'accordo - eccolo:"
Andiamo indietro nel tempo, molto, molto indietro, quando sulla terra vivevano i dinosauri.
Li ho incontrati in uno dei miei "Viaggi tra le stelle", "Un tuffo nel passato", dove sono stata contattata dalla loro Anima-Gruppo che mi ha anche spiegato quale è stato il loro compito sulla terra...
Ma ora andiamo di fantasia...
Nel "Nuovo Mondo" c'erano alcuni cuccioli di dinosauro che si incontravano tutti i giorni per giocare insieme:
Immagini di base condivise da 星球, StudioFibonacci, Firkin, joeyjojojr01, culturalibre (2)
sotto il costante sguardo attento di un adulto che aveva il compito di controllare che non succedesse loro nulla di male.
Immagine di base condivisa da Firkin (openclipart.org/detail/278167/sauropod).
Alcuni di loro erano docili e mansueti, altri avevano una natura più aggressiva e turbolenta, ma la presenza dell'adulto garantiva che le piccole scaramucce che succedevano ogni tanto si risolvessero sempre nel migliore dei modi.
Un giorno successe che, mentre i piccoli amici stavano giocando a nascondino, per cui tutti, tranne uno, quello che "era sotto", erano fuori dallo sguardo dell'adulto di turno, scoppiò di colpo un forte temporale, con lampi, tuoni fortissimi e una pioggia torrenziale.
Disegno condiviso da oksmith (openclipart.org/detail/285071/thunder-and-lightning).
I piccoli dinosauri si spaventarono molto. Quello che era rimasto nella zona in vista corse a nascondersi sotto la pancia del dinosauro-guardiano; tutti gli altri invece, nascosti nei più improbabili anfratti cercarono riparo come potevano, qua e là, allontanandosi - senza accorgersi - sempre di più dalla zona sicura dove stavano gli adulti.
Al disastro si aggiunse anche una tromba d'aria che causò lo spostamento involontario di alcuni di loro: uno addirittura si trovò su un albero, e non sapeva come fare a scendere.
Disegno condiviso da gnokii (openclipart.org/detail/170677/weather-icon-stormy).
I piccoli, ognuno dal suo punto di rifugio, cominciarono a chiamare, ma il frastuono del temporale era così forte che le loro voci di richiesta di aiuto si perdevano nel fragore generale.
Il dinosauro guardiano corse, con il piccolo che correva sotto la sua pancia, a chiamare i genitori degli altri: superando, per l'emergenza, i "contrasti razziali", si riunirono tutti nello spiazzo dei giochi vuoto senza sapere che fare.
Qualcuno commentò che avrebbero dovuto aspettare che la pioggia diminuisse perché in quelle condizioni terribili non potevano fare niente.
"I nostri piccoli sono forti e intelligenti, vedrete che se la caveranno."
E attesero per un tempo che sembrò loro eterno.
Quando il temporale fu cessato uno dei dinosauri volanti cominciò a girare per lo spazio tutto intorno, emettendo forti stridii di richiamo, e uno per uno riuscì a farsi sentire dai piccoli che uscirono via via dai loro nascondigli e seguirono a terra il suo volo che li riportava nella zona sicura.
Riuscì anche a recuperare quello sull'albero che gridava a voce spiegata e, prendendolo per la collottola lo pose a terra da dove poté seguirlo.
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E quando tutti i piccoli furono portati in salvo, lo stanco e spossato salvatore venne ringraziato e dichiarato vincitore del particolare gioco del nascondino di quel giorno, e come premio ciascuno gli diede una parte del suo cibo.
Immagini di base condivise da GDJ, Gerald_G e Arvin61r58 (8)
Sto andando da Anacleto, ma prima ancora di arrivare al bosco dove lui vive, nel prato adiacente mi viene incontro uno gnomo:
"Ciao, Stella, Anacleto ti sta aspettando nella mia casa.
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E' arrivato per lui il momento di andarsene, lui lo sa, ma sta ritardando la partenza per aspettare te: vuole salutarti, e ha ancora delle cose da dirti.
Seguo lo gnomo fino alla sua casa-fungo, ed entriamo.
Nell'unica stanza che forma l'interno c'è un letto, su cui giace Anacleto.
Di fianco a lui due "accompagnatori" di professione lo stanno "preparando" al trapasso.
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E' quasi irriconoscibile come aspetto, ma sento che è lui, e che "dentro" sta bene ed è contento e consapevole.
"Oh, Gloria, finalmente sei arrivata! Ti stavo aspettando.
Ora posso andarmene in pace, dopo averti salutata e averti detto ancora alcune cose che rimangono da sapere."
In un angolo al semibuio c'è anche l'Antico Mago, arrivato per assistere e accompagnare Anacleto nella dimensione che lo sta attendendo.
Dal silenzio profondo e solenne che lo circonda mi fa un semplice cenno di saluto e di benvenuto.
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"Ho già dato le disposizioni ai miei aiutanti" - dice Anacleto - "che io venga lasciato qui a fare la transizione finché il Mago dirà che è compiuta - penso 1-2 giorni - poi che mi si porti nel bosco dove ho vissuto, e mi si lasci sul terreno, così il mio corpo potrà diventare nutrimento per gli altri esseri della foresta, che mi ha procurato cibo per tutta la mia vita.
Questa è la legge della natura.
So che tra alcuni umani (pochi) questo processo sacro è ancora in uso, e me ne compiaccio.
Anche se mi seppelliste sarebbe poi la stessa cosa, ma preferisco che il mio corpo rimanga all'aperto.
Mi raccomando, Gloria, non piangere per me, anzi, sii felice: ho avuto una vita lunga, molto bella e ricca di esperienze, tra le quali quella di aver incontrato te che mi hai arricchito tantissimo.
GUFO COME SIMBOLO DI SAGGEZZA
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A questo punto la porta si apre e arriva tutta una schiera di fatine del bosco, a seguito della Regina delle Fate.
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Si fanno tutte intorno al giaciglio di Anacleto e lo rallegrano e lo ispirano in questi suoi ultimi momenti di vita.
Immagini di base condivise da johnny_automatic (openclipart.org/detail/9397/a-sick-bird)
e Firkin (openclipart.org/artist/Firkin).
Arrivano anche Fata Pinguana, Ella nella sua versione trasformata e una Trilly... moderna.
Immagini di base condivise da Moini, GDJ e yellyn (3)
E arriva persino la fatina dei denti, accompagnata dalla fata-bambina!
Immagini di base condivise da GDJ (openclipart.org/detail/296303/tooth-fairy)
e tzunghaor (openclipart.org/detail/171412/fairy).
E mentre Anacleto si abbandona all'Angelo della Morte...
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...si ode una musica celestiale:
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...è un bellissimo gatto nero che suona il suo banjo in un modo sublime:
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Siamo tutti lì, assorti in profonda meditazione e in ascolto, quando all'improvviso arriva la Fatina dei Colori, che ci invita a guardare fuori dalla finestrella:
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...in cielo vediamo diverse aquile che volano in cerchio, molto in alto, sopra la casa-fungo.
Forse stanno aspettando Anacleto per accoglierlo tra di loro...?
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E' passato parecchio tempo da quando Anacleto se ne è andato...
Ma dal paradiso dei gufi, dove soggiorna ora per un po', prima di poter tornare come aquila, è venuto diverse volte a trovarmi in sogno, e l'ultima volta mi ha lasciato un messaggio tangibile sulla mia scrivania.
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Come risposta gli ho lasciato un'immagine,
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un saluto per la sua forma-gufo che non incontrerò più (difficilmente potrò incontrarlo come aquila, volerà troppo in alto per poterla raggiungere) e un ultimo racconto per chiudere in bellezza la nostra amicizia:
"Nel mezzo del cammin della mia vita..., uscendo dal paese dove abitavo...
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(openclipart.org/detail/299596/game-town).
...cammina, cammina, mi ritrovai davanti a una caverna oscura.
Immagine di base condivisa da 星球
(openclipart.org/detail/289497/cho-long-vang-06).
Entrare? Non entrare? Cosa ci sarà lì dentro? Forse un pericolo?
Ma la curiosità vinse il timore, e mi addentrai lungo un cunicolo, oscuro anche lui, che attraversava tutta la montagna, avendo come guida una lucciola che mi illuminava appena il cammino...
Disegno condiviso da oksmith
(openclipart.org/detail/314635/firefly).
...e che, appena giunta all'apertura opposta della caverna e uscita nuovamente alla luce, sparì improvvisamente senza lasciare traccia.
Non feci neppure in tempo a ringraziarla.
Dopo tanta oscurità mi accolse una luce intensa, e un cammino colorato e profumato, in mezzo ad arbusti e fiori.
Disegno condiviso da jpenrici
(openclipart.org/detail/287689/garden).
Il cammino portava a una valle accogliente dai colori tenui.
Disegno condiviso da Firkin
(openclipart.org/detail/273272/country-scene-2).
La attraversai senza fatica, finché arrivai a un cartello:
Immagine di base condivisa da rones
(openclipart.org/detail/235277/beware-of-trolls-sign).
Nuovamente il dubbio: proseguo o torno indietro?
Ci sarà veramente pericolo?
Ma il pericolo non mi ha mai spaventata, anzi, ha sempre rivestito per me una sfida.
Decisi di proseguire e di affrontare l'ignoto.
A una svolta del sentiero, che si apriva su una seconda valle, ecco il primo mostro, una specie di guardiano, che stava nel piccolo fiume che divideva le due parti della valle.
Disegno condiviso da hotta
(openclipart.org/detail/321676/a-water-monster-called-the-taniwha).
A dire il vero un po' inquietante lo era, anche se la sua faccia ricordava un po' quella di un gatto... ma presto avvenne qualcosa che acquietò la mia incertezza: da dietro a un enorme tronco venne fuori un secondo mostro viola (già il colore per me era rassicurante), che con voce roca redarguì il collega:
"Ma dai, perché fai il feroce? Lo sai benissimo che siamo contenti quando arriva qualche forestiero, che rompe la monotonia del nostro vivere e ci porta notizie di altri luoghi!"
Disegno condiviso da SeriousTux
(openclipart.org/detail/245467/one-eyed-one-horned).
E mentre il primo mostro attenuava la sua aria feroce, dietro al secondo ne comparve un terzo che gioiosamente gridava: "Benvenuta, benvenuta!"
Disegno condiviso da celfred
(openclipart.org/detail/216121/monster-01).
E un quarto, di colore lilla (il mio preferito), che con fare mellifluo mi propose di farmi da "cicerone".
Disegno condiviso da GDJ
(openclipart.org/detail/279294/purple-cartoon-dragon).
Accettai con gioia e cominciai a seguirlo.
Via via che procedevamo mi presentava ai vari abitanti del luogo che man mano incontravamo:
- Quelli con un occhio solo:
Immagini di base condivise da dcorbridge, Sirrob01, dinhochiz, martin_yong1999 e Scout (5)
- Quelli con due occhi (i più numerosi):
Immagini di base condivise da GDJ, egore911, anarres, Platypuscove, Sirrob01,
tiothy, rMiszczak, yenlung, Kremador, Almeidah, celfred, 星球, feraliminal, spacefem e rones (6)
- e quelli con tre o più occhi:
Immagini di base condivise da celfred, roboxel, GDJ, Lazur, keriann3 e ginkgo (7)
E tutti furono estremamente cordiali con me: mi si fecero intorno, mi posero un sacco di domande e ascoltarono attentamente tutto quello che risposi loro.
Non volevano più lasciarmi andare via, mi invitarono a cena; però, quando spiegai loro che era importante che io tornassi a casa mia prima del buio, tutti quanti mi accompagnarono, come in processione, ai bordi del loro spazio e mi salutarono affettuosamente.
Avvicinandoci ai limiti del loro territorio fiancheggiammo uno spazio vuoto in cui altri, cosiddetti mostri, giocavano a comporre le lettere dell'alfabeto con i loro corpi.
Fui meravigliata delle loro capacità quasi acrobatiche e della loro inventiva.
Disegno condiviso da berteh (openclipart.org/detail/276415/monstruous-letters).
Li osservammo per un po', poi passammo oltre, lasciandoli al loro gioco.
Quando arrivammo al torrente, il "terribile" guardiano dormiva della grossa e neppure si accorse di me che me ne stavo andando.
Fu veramente una bella esperienza, e anche un insegnamento, cioè che non bisogna giudicare per sentito dire ciò che non si conosce o che non si è sperimentato, e se da un lato "non è tutto oro ciò che luccica", dall'altro il più delle volte "il diavolo non è così brutto come lo si dipinge".
E arrivai a casa che quasi era buio, affamata e contenta, e pronta in seguito per il mio momento di meditazione e di riflessione.
Disegno condiviso da j4p4n (openclipart.org/detail/348350/rainbow-of-the-mind).
Proseguirà nella sezione "Da Gufo a Cigno Blu"
CREDITI PER LE IMMAGINI CONDIVISE
[1] openclipart.org/detail/294258/female-silhouette-with-rainbow-gradient e openclipart.org/detail/294178/surfer-with-rainbow-gradient.
[2] Immagini di base condivise da 星球 (openclipart.org/artist/%E6%98%9F%E7%90%83),
StudioFibonacci (openclipart.org/detail/28420/cartoon-pterodactyl),
Firkin (openclipart.org/detail/299976/dinosaur-3 e openclipart.org/detail/281168/happy-dinosaur),
joeyjojojr01 (openclipart.org/detail/3395/johnny-automatic-dinosaur-remix),
culturalibre (openclipart.org/detail/202167/tiranosaurio-rex).
[3] Immagini di base condivise da Moini (openclipart.org/detail/175056/fairy-penguin),
GDJ (openclipart.org/detail/227527/sitting-fairy),
e yellyn (openclipart.org/detail/220405/fairy-zenda).
[4] Immagini di base condivise da Firkin (openclipart.org/detail/271303/eagle-8 e openclipart.org/detail/271111/eagle-7),
Jagwy (openclipart.org/detail/316881/vulture),
SeriousTux (openclipart.org/detail/177436/eagle-silhouette-4 e openclipart.org/detail/177437/eagle-silhouette-5)
e Rajesh Misra/GDJ (openclipart.org/detail/307934/eagles-silhouettes-set-by-rajesh-misra
e openclipart.org/detail/307935/eagles-silhouettes-set-2-by-rajesh-misra)
[5] Immagini di base condivise da dcorbridge (openclipart.org/detail/311564/red-monster-by-jh,
openclipart.org/detail/311245/green-oneeyed-monster e openclipart.org/detail/311577/green-monster-by-fm),
Sirrob01 (openclipart.org/detail/263986/red-flying-monster),
dinhochiz (openclipart.org/detail/222399/monstrinho-bonzinho),
martin_yong1999 (openclipart.org/detail/183601/martin)
e Scout (openclipart.org/detail/191068/pink-monster).
[6] Immagini di base condivise da GDJ (openclipart.org/detail/227473/cute-monster e
openclipart.org/detail/226126/monster-black-and-white),
egore911 (openclipart.org/detail/201476/little-monster),
anarres (openclipart.org/detail/270215/unimpressed-alien e
openclipart.org/detail/218422/silly-alien-in-the-style-of-lemmling),
Platypuscove (openclipart.org/detail/176130/little-pink-alien),
Sirrob01 (openclipart.org/detail/263793/pink-monster-one),
tiothy (openclipart.org/detail/182545/blue-thing),
rMiszczak (openclipart.org/detail/204547/green-oso),
yenlung (openclipart.org/detail/202806/monster-with-a-balloon),
Kremador (openclipart.org/detail/178548/palta-feliz),
Almeidah (openclipart.org/detail/313586/monster-but-not-so-much),
celfred (openclipart.org/detail/218954/monster-08),
星球 (openclipart.org/detail/272137/thuy-quai-vuong),
feraliminal (openclipart.org/detail/232067/purple-blob),
spacefem (openclipart.org/detail/300087/alien-character)
e rones (openclipart.org/detail/234130/megafun).
[7] Immagini di base condivise da celfred
(openclipart.org/detail/216197/monster-07 e openclipart.org/detail/216122/monster-02),
roboxel (openclipart.org/detail/289978/3-eyed-monster),
GDJ (openclipart.org/detail/262196/friendly-alien),
Lazur (openclipart.org/detail/259009/monster-refixed),
keriann3 (openclipart.org/detail/220019/Purple-People-Eater)
e ginkgo (openclipart.org/detail/253771/christmas-fly).
[8] Immagini di base condivise da GDJ (openclipart.org/detail/306096/food-illustration),
Gerald_G (openclipart.org/detail/9114/fast-food-breakfast-hashed-browns),
Arvin61r58 (openclipart.org/detail/281862/beagle-bros-food).