Delia

Viaggiando tra le stelle

4ª fase - Quante strade?

1 - Introduzione

Come ho già sottolineato in altri punti di questo sito, noi umani abbiamo "costruito" una struttura mentale per la quale abbiamo bisogno di immagini, esplicate in parole, per comprendere le cose del mondo e comunicare, dove per "cose del mondo" intendo sia quelle visibili (se dico "tavolo" questa parola veicola immediatamente in chi mi ascolta un'immagine, che per ognuno avrà forma e colore diversi), che quelle invisibili agli occhi fisici, ma "visibili all'occhio interiore" (3° occhio...).

Per questo motivo tutte le immagini, i percorsi che propongo sono semplicemente degli escamotage, degli espedienti per poter andare al di là di essi e prendere contatto con i "percorsi psichici" che stanno dietro.

Così se propongo una visualizzazione in cui saliamo su una montagna, che sia attraverso un sentiero che le gira intorno o una via diretta "a parete", il percorso psichico che sta dietro è il raggiungere la cima, il "vertice" di noi stessi di quel momento - che ovviamente varia nelle diverse fasi della nostra vita, ma è pur sempre un "lavoro" di scoperta del nostro "programma interiore" (noli foras ire, in teipsum redi... in interiore homine habitat veritas), raggiunto il quale, qualunque esso sia, raggiungiamo la piena soddisfazione e la gioia.

E dato che, con parole e immagini diverse, tutte le religioni e le filosofie ci dicono che noi siamo "figli di Dio", "frammenti di Dio", "frattali di Dio", in realtà il fine profondo, più o meno sepolto, che tutti abbiamo in noi è quello di realizzare la nostra divinità individuale, per ricongiungerci infine, in modo consapevole e mantenendo la nostra particolarità, con l'Unità Totale, con la Coscienza Cosmica, come l'onda che sa di essere parte dell'oceano pur svolgendo la sua funzione di onda.

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/307435/people-puzzle-vortex-polyprismatic)

Per cui divertiamoci a sperimentare i vari percorsi - purché "abbiano un cuore", come diceva Don Juan (nel libro 'Gli insegnamenti di Don Juan'/'A scuola dallo stregone', di Carlos Castaneda), e osserviamo cosa lasciano in noi a livello di immagine, di informazione e di apertura di coscienza, senza attaccarci a nessuno di essi, senza cercare "il migliore", che non esiste: il migliore di quel momento è quello che intuitivamente ci attira di più, quello che ci muove contenuti profondi, quello che ci aiuta a "portare a galla" quello che abbiamo dentro in profondità, sia nel nostro subconscio (traumi del passato da superare, irrisolti da elaborare), che nel nostro superconscio (informazioni "globali" alle quali ancora non abbiamo avuto accesso e che man mano emergono alla nostra coscienza, ampliano la nostra visione e la nostra consapevolezza)

E poiché "...fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza." (Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI), sperimentiamo e utilizziamo con attenzione e perseveranza, ma senza ansia né attaccamento, tutti i percorsi "di cuore" che la vita ci propone, come opportunità di parziale auto-realizzazione.

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/307270/abstract-floral-shape-line-art-groovy-edition)

Ve ne propongo alcuni, quelli che sperimento e che mi risuonano.
Non intendo entrare in polemica né in conflitto con altri metodi: penso che ogni essere umano abbia la possibilità di creare un suo metodo personale, per cui di "strade" ce ne possono essere quanti sono gli esseri umani.

All'inizio o in certi momenti può essere utile percorrere un tratto di "strada" insieme ad altri che già sono su quel cammino, come allenamento.
Verrà il momento, e deve arrivare, perché questo sia un percorso vero verso la propria essenza, in cui si devierà dalla strada proposta e calpestata da altri per creare il proprio sentiero, magari "tagliandolo con il machete nella foresta vergine"... e magari anche, così facendo, sarà anche possibile che si prepari un nuovo sentiero iniziale per coloro che verranno dopo di noi...

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/281595/technicolor-black-hole)

Secondo me la cosa più bella che può succedere è che ognuno, con il tempo e l'allenamento, si crei il proprio percorso personale, attraverso (anche) l'immaginazione creativa, che è una facoltà divina!

2 - Salita alla Rete con l'Humming

3-7-2022

Seduta, con la schiena eretta, respiro profondamente, rilassandomi e centrandomi.
Trasformo le mie espirazioni nell'Humming (emissione delle mmmmm... a labbra chiuse - non serrate).
Immagino che il suono che sto emettendo comincia a formare una bolla intorno a me, che mi circonda di una spanna circa, diventa sempre più consistente e mi protegge da qualsiasi interferenza esterna.
Le tensioni fisiche si sciolgono nel suono, e diventano esse stesse suono.
Le emozioni si acquietano nel suono che le culla e le "addormenta".
I pensieri si disperdono e rimane solo l'attenzione al suono, che ora comincia a sollevare la bolla facendomi levitare in alto, prima a pochi centimetri da terra, poi più su, più su, fino a toccare il soffitto della stanza.
Con il corpo sottile avvolto nel suono e con la coscienza attenta attraverso facilmente il soffitto, e salgo ancora, attraversando tutti gli altri strati di materia, senza per altro "curiosare" in quello che incontro, ma rimanendo semplicemente focalizzata sul suono, che mi "riempie" con la sua energia.

Nel suono posso mantenere una nota fondamentale, oppure variarla di altezza come in un canto: l'importante è di mantenere le labbra chiuse dolcemente, di modo che le note risuonino all'interno della testa, del cranio.

Arrivata sopra il tetto della casa mi fermo un attimo e mi guardo intorno: gli altri tetti, le strade, gli alberi...

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/262899/colorful-abstract-city)

Do un impulso più forte al suono e mi libro più in alto, sempre più in alto.
Se vengono emozioni o pensieri li sciolgo con il suono e li osservo disfarsi.

Ora sono in alto, molto in alto. Vedo la Terra sotto di me, le nuvole, e sopra di me il Sole, e tra me e il Sole vedo la Rete di Luce.

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/227177/projected-globe-wireframe)

Arrivo alla Rete, sempre facendomi "spingere su" dal suono.
Toccando la Rete la mia bolla si disfa, unificandosi con la Rete stessa, fondendosi con essa.
A questo punto il mio suono personale non è più necessario.
Entro nel silenzio, oppure nel suono globale della Rete, se in questo momento è presente.

I Fratelli di Luce della zona intorno al punto in cui ho "bucato" la Rete (che si è ricomposta intorno a me, inglobandomi), mi si fanno intorno amorevolmente e mi danno il benvenuto.
Ricambio il saluto e chiedo loro di aiutarmi a trovare il mio ruolo di questo momento, di insegnarmi la lezione di cui ho bisogno ora.

"Connettiti con i Piani Superiori per ricevere le informazioni di cui hai bisogno!"

Dalla sommità del capo faccio partire una specie di canale verso l'alto, come una enorme cannuccia trasparente e diafana, e con fiducia attendo...

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/305950/network-sphere-prismatic-no-bg)

Dopo essere "salita" con questo metodo ed essermi connessa con i Piani Superiori, dall'alto, attraverso il "canale" che ho attivato, mi arriva un raggio di luce intenso e potente, che penetra attraverso il mio 7° chakra e scende fino al mio cuore.
Mi sembra di essere diventata un prisma: il raggio si rifrange nel mio cuore e si suddivide nei colori dell'arcobaleno.

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/237722/groovy-heart)

Allargo le braccia: dalle mie mani, dalla punta delle mie dita escono raggi colorati.

"Diffondili nel mondo!"

Comincio a muovere le mani molto lentamente, poi anche le braccia, poi piano piano il movimento si propaga a tutto il corpo in una danza sacra spontanea, che mi spinge a far fuoriuscire da me i colori, da tutto il mio corpo, ma soprattutto dalle dita delle mani, che nella danza dirigono i raggi multicolori in tutte le direzioni, verso la Terra, verso tutti coloro che potranno accettare, ricevere in sé e rielaborare i colori sacri della Vita, della Pace e della Gioia.

I Fratelli intorno, senza interrompere il loro personale lavoro, mi osservano con soddisfazione.
Sorridendo mi chiamano "Portatrice dell'Arcobaleno".

Improvvisamente mi viene in mente quella vecchia canzone che ho tanto amato negli anni '70, dei Rolling Stones: She's a Rainbow.

Immagine tratta dal video "She's a rainbow" dei Rolling Stones.
© 2017 ABKCO Music & Records, Inc.

Mi metto a canticchiarla, provocando l'ilarità dei Fratelli: qualcuno di loro si unisce al mio canto, sempre senza interrompere il suo lavoro che, anzi, ne risulta facilitato: potere dei colori e dei suoni!!!

Alla fine piano piano "risucchio" dentro di me, nel mio cuore e nella mia mente, i colori, nel posto dove "abitano" in me da... quasi mezzo secolo!

Con la gioia nel cuore, lentamente ritorno al mio quotidiano.

I miei cuscini.

3 - Salita alla Rete con l'OM-AUM

4-7-2022

Come ieri mi preparo rilassandomi completamente. Oggi la mia "via di accesso" alla Rete sarà il Mantra OM (oppure AUM, va bene lo stesso).
Questa volta le labbra sono semiaperte alla O (o AU), e si chiudono sulle MMM.
Visualizzo uno spazio aperto, dove c'è una scala altissima e robusta, che si perde tra le nubi, altissima e sicura.
A ogni emissione del mantra salgo uno scalino.
Via via che salgo percepisco il mio corpo, il mio essere, diventare sempre più leggero, più "sottile", più etereo, mentre la mia visione e la mia consapevolezza si acuiscono e diventano sempre più chiare e limpide.
Mi sento sorretta e aiutata nella salita da delle entità invisibili, amiche.

Immagine di base condivisa da oksmith
(openclipart.org/detail/300596/reach-for-the-clouds)

Via via che salgo i gradini si fanno sempre più alti, ma la leggerezza crescente del mio essere mi permette di non sentire la fatica, mi sembra quasi di balzare, di volare al gradino successivo.

Arrivo alle nuvole e mi ci immergo: è una sensazione molto confortevole e rassicurante, è come se le nuvole mi accogliessero con un abbraccio.

La tentazione è quella di rimanere all'interno di quell'abbraccio, di questa sensazione ancestrale, come se fossi entrata in un utero protettivo, quasi tentata di addormentarmici dentro, ma una forza sottile, sia dentro che fuori di me mi scuote e mi spinge a riprendermi e a continuare a salire.

Ecco, su, oltre le nuvole: la scala continua, e la vedo terminare alla Rete di Luce.

Salgo alla Rete, prendo posto in essa, e immediatamente noto che la scala non c'è più: si è dissolta, non ce ne è più bisogno.

Mi ambiento nel mio posto, mi connetto con i Fratelli intorno attraverso fili dorati che faccio partire dal mio cuore, poi, come ieri, creo la connessione, il "canale" con l'alto, per ricevere le informazioni del mio compito di oggi.

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/234181/abstract-geometric-design-5)

E mi arriva il messaggio:

"C'è una persona [...] che tempo fa ti era stata affidata perché tu la sostenessi; poi ti è stata "tolta" perché necessitava di un sostegno maggiore, che tu allora non eri in grado di darle, e ce ne siamo fatti carico Noi.
Ora sta attraversando un momento molto difficile, e c'è nuovamente bisogno di te, del tuo intervento, insieme al nostro.
Inviale energia di luce-amore dal tuo cuore, insieme a Noi."

Così faccio... e qui la cosa diventa personale e non comunicabile pubblicamente, per privacy.

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/237212/floral-flourish-design-14)

Quando l'intervento ha termine e il mio compito è completato mi "ricompatto" nel mio posto sulla Rete.
Ringrazio e saluto i Fratelli, ringrazio e saluto Chi mi ha sostenuto dall'Alto, e mando un bacio.
Poi dolcemente comincio a scendere, divertendomi molto, su uno scivolo di Luce a spirale, che si forma via via davanti a me e si dissolve subito dopo dietro di me.

Torno, commossa, alla mia dimensione oggettiva, al mio quotidiano.

Immagine condivisa da Firkin
(openclipart.org/detail/265878/helix-2)

4 - Salita alla Rete con la Spirale di Luce

5-7-2022

Mi visualizzo in uno spazio aperto, di forma circolare, con un terreno morbido, tipo prato oppure spiaggia di sabbia, e immagino di camminare ai bordi, lentamente, sulla sua circonferenza.
Il mio muovermi, i miei passi, lasciano una traccia sul terreno, un grande cerchio, quasi un solco.
Mi sto muovendo in senso antiorario (ma non è importante, ognuno segue la direzione che gli è consona in quel momento), e continuo, finché a un certo punto è come se il solco che ho creato si sollevasse davanti a me e creasse l'inizio di una spirale che si innalza lentamente sempre di più.
La seguo, percorrendo consapevolmente diverse spire, che via via si riducono di ampiezza, fino a concludersi in un punto, il vertice. E mi accorgo che questo vertice si inserisce nella Rete di Luce, e precisamente è il mio "posto" nella Rete.

Disegno di Delia

Mi ambiento, come sempre mi connetto con i Fratelli e le Sorelle intorno a me attraverso raggi dorati che emetto dal mio cuore, poi dalla sommità del capo faccio partire la mia connessione con i Piani Alti.

Oggi ho una richiesta precisa, un aiuto particolare da ricevere: ieri sera mi è arrivato un S.O.S. da parte di una persona che sto seguendo da diversi anni, e rispetto alla quale non so più come comportarmi, avendo già messo in atto tutte le mie risorse "terapeutiche". Chiedo aiuto lanciando il mio appello verso l'alto:

"COSA POSSO FARE PER..."

Mi centro e attendo.
Molto presto mi arriva la risposta:
"Tutto quello che potevi dirle e fare per lei, sul piano ordinario, l'hai fatto, non puoi fare altro: non si può fare il "lavoro" al posto degli altri, né "salvare" le persone a forza, sarebbe conto la legge del libero arbitrio.
Lasciala a Noi, mandale benedizioni e luce, e torna nella tua energia."

Immagine condivisa da philx
(openclipart.org/detail/336043/mandelfaster)

Terminato il messaggio e "messo in opera" da parte mia per quanto mi è possibile, ringrazio i Piani Alti, saluto i Fratelli e scendo verticalmente all'interno della spirale/cono di luce, fino a terra, aggrappandomi a un filo di seta dorato: mi sembra un po' di essere un ragno che scende attaccato a un suo filo, che emette via via scendendo: la cosa mi diverte e mi fa sorridere.

A questo punto mi incuriosisco e vado a cercare la simbologia del ragno sul dizionario dei simboli (ed. BUR), e... rimango "sbacalita": trovo che, al contrario dell'accezione occidentale, dove il ragno è un simbolo negativo, oltre ad altre interpretazioni positive presso molti popoli antichi, in India (culla della spiritualità!), il ragno è un simbolo solare, che... è assimilato al sole al tramonto i cui raggi sembrano toccare terra evocando la tela del ragno...
Nelle Upanishad c'è addirittura il simbolismo del ragno come capace, attraverso il suo filo, di portare alla realizzazione spirituale...

Riporto l'intero paragrafo:
"Le Upanishad utilizzano un altro simbolo ancora: quello del ragno che si innalza con l'aiuto del proprio filo e conquista così la libertà. Il filo dello yogi è il monosillabo Aum, grazie al quale egli si innalza alla liberazione.
Il filo del ragno è il mezzo, il supporto della realizzazione spirituale. Il filo che esso trae da sé è analogo all'albero cosmico, alla scala di Giacobbe, al ponte di Maometto, a un passaggio dalla terra al cielo."

Questa lettura mi tocca profondamente, e mi dico: "Guarda un po' come possono giungere i messaggi, in modo assolutamente impensato e imprevedibile!!!"
Senza sapere nulla di queste cose (non ho mai letto le Upanishad), ieri nell'esperienza mi era "arrivata" la scala, e poi c'era l'AUM (o OM), che faceva salire i gradini... caso o sincronicità?

Immagini condivise da netalloy (openclipart.org/detail/85333/spider-web-icon-2) e
GDJ (openclipart.org/detail/300495/prismatic-spider)

5 - Salita alla Rete con il suono libero

6-7-2022

Parto dall'Humming, poi dopo un po' socchiudo le labbra, permettendo al suono di uscire; alterno momenti a labbra chiuse e socchiuse, "giocando" con il suono che un po' "gira" all'interno della testa e un po' esce all'esterno.
Poi decisamente apro le labbra, permettendo al suono di diventare più forte: gioco con il suono variandone l'altezza, più acuto, più basso...

Se le note che emetto tendono a formarsi come qualche melodia o canzone conosciuto torno momentaneamente all'humming: il "canto" che creo deve essere completamente personale e "inedito", semplice espressione delle energie che si muovono in me in questo momento.

Abbandono qualsiasi giudizio "estetico" riguardo a quello che sta emergendo da me: non è un bel canto quello che sto cercando, ma una espressione vera di quello che sono in questo momento - non sto cercando né la bellezza né l'armonia, ma la verità di ciò che sono ora, la verità della mia essenza. Sono alla ricerca del "mio" suono, della mia "nota fondamentale" di questo momento. (*)
E quando la trovo lo so con certezza.

A questo punto lascio che questa nota prenda "corpo" nella mia voce. Le attribuisco un colore, quello che mi ispira in questo momento, un colore chiaro e luminoso. (**)

Immagine condivisa da oksmith
(openclipart.org/detail/312317/musical-circle-2)

Lascio che questo suono colorato che sto emettendo mi avvolga in una bolla sonora e luminosa, che sarà in grado di trasportarmi come un veicolo che, oltre permettermi di spostarmi dove desidero andare, nello stesso tempo mi protegge da eventuali interferenze o disturbi esterni.

Mi visualizzo salire, all'interno di questa bolla sonora e colorata, come in un palloncino che sale nel cielo, fino alle nuvole e oltre, su, su, fino alla Rete di Luce.

Immagine condivisa da oksmith
(openclipart.org/detail/297987/balloons)

Quando arrivo alla Rete chiudo le labbra, abbasso il suono tornando all'humming finché sento che il mio palloncino si è dissolto nella Rete e io mi sono integrata nel mio posto in essa.

A questo punto abbasso sempre di più il suono, fino a raggiungere il silenzio, che mi permetterà di ascoltare il messaggio che mi segnalerà il compito di oggi.

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/315698/crown-of-mongolia-no-bg)

(*) Non è detto che questa ricerca riesca al primo tentativo, è una cosa molto profonda, può essere necessario un "allenamento" più o meno lungo, soprattutto per chi non ha mai fatto esperienze di questo genere.

(**) Se è scuro o opaco lascio perdere per adesso, riproverò in un altro momento - vuol dire che non è l'ora giusta per poter "salire ai piani superiori".

6 - Salita alla Rete con la Luce del Cuore

7-7-2022

Mi centro nel cuore e lo illumino di Luce, di Amore e di Gioia.
Rinforzo questa sensazione/immagine fino a farla diventare quasi "solida".

Immagine condivisa da kablam
(openclipart.org/detail/21147/happy-heart)

Ora la Luce del mio cuore comincia ad irradiare ed espandersi fino a creare una "bolla" che si espande fino a toccare i limiti interni del mio torace.

Immagine condivisa da kablam
(openclipart.org/detail/21145/heart-with-rays-and-banner)

Continuo, e la bolla si espande oltre il mio corpo, fino a contenerlo completamente.
E' una bolla trasparente e traslucida, che si espande per una spanna oltre i limiti del mio corpo.
Io ne sono al centro, e posso dirigerla, con un atto di volontà, in qualsiasi direzione.

Immagini di base condivise da
davidblyons (openclipart.org/detail/280082/icon-circle-woman)
e nsuderman (openclipart.org/detail/104101/cove-circle)

Mi connetto con i Piani Superiori per ricevere guida e indicazioni.

Ora comincio a dirigere la bolla verso l'alto, e mi percepisco salire, salire dolcemente ma decisamente, sempre più in alto, sempre più in alto, al di sopra delle nuvole, fino a raggiungere la Rete di Luce.
Toccando la Rete la bolla si scioglie, si fonde con la rete stessa, e mi crea un varco attraverso il quale posso "entrare" nelle Rete dove prendo il mio posto consueto, in mezzo ai Fratelli, che mi accolgono con un sorriso di benvenuto.

Ricambio il saluto, poi come sempre mi connetto, dalla sommità del capo, con l'Alto per ricevere le indicazioni di cui necessito oggi.

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/279390/prismatic-clover-diamonds-circle)

7 - Salita alla Rete con l'IO SONO

9-7-2022

Dopo una mattinata molto strana, in cui mi sono emerse "cose del passato" che mi hanno provocato uno stato di pesantezza e anche un po' di nostalgia, e inoltre ho avuto la sensazione di captare emozioni e pensieri non miei, che aumentavano le mie sensazioni gravose, tento la salita alla Rete con L'IO SONO, che per me è la metodologia più potente (e ne avrò una nuova conferma tra poco!)

Appena inizio a connettermi e a identificarmi con il mantra, "vedo" un filo che scende dall'alto e che "appesa" ha una grande goccia di luce che mi prende dentro circondandomi completamente, proteggendomi e illuminandomi.
Piano piano il filo mi tira su, all'interno della "goccia" che crea intorno a me una bolla di luce.

Immagine di base condivisa da lagartoflojo
(openclipart.org/detail/4063/water-drop)

Mentre vengo portata verso l'alto mi centro sempre più intensamente nel mantra, e sento che tutti i residui di malumore si sciolgono, evaporano, e dalle mie profondità emerge vitalità, espansione, gioia.

Attraverso diversi "strati" più o meno compatti o soffici, non so cosa sono, ma sento che per ora non è importante saperlo: chiusa nella mia goccia-bolla protettiva nulla di questi strati mi tocca, nulla interferisce.

Immagini di base condivise da Scout
(openclipart.org/detail/192907/fossil-layers) e
lagartoflojo (openclipart.org/detail/4063/water-drop)

A un certo punto mi viene da collegare questi "strati" alla "Montagna del Purgatorio" di Dante, e anche al "Piano Astrale" di Leadbeater, ma li sfioro soltanto senza entrarci in contatto.

Arrivo alla Rete, toccando la quale la mia goccia-bolla si apre, come un fiore che sboccia, e si dissolve.
Sono nel mio "posto" nella Rete, in mezzo ai miei amici che stanno operando, ognuno nella sua propria funzione.

Mi apro ai Piani Alti, facendo salire la mia solita connessione, e attendo.

Mi arriva un messaggio:

"Fino a quando avrai un corpo materiale verrai "attraversata" dalle onde e dalle energie che vigono e interferiscono sul piano della materia (quelle che Dante Alighieri, con il suo modo alquanto pittoresco, ha descritto come Inferno e Purgatorio, quei livelli che Leadbeater - come anche hanno fatto altri che tu non conosci - ha descritto come Piano Astrale). Devi allenarti sempre di più a "schivare" quelle più pesanti, o per lo meno a non farti catturare da loro.

Può succedere di incontrarle, ed è importante, perché è un apprendimento che a volte è necessario (bisogna provare tutto per conoscere e rielaborare tutto, e per poter poi andare oltre), perché lungo il cammino ci sono fiumi, paludi e baratri da attraversare, ostacoli da superare, tutto ciò che può dare alla coscienza motivazione di "lavoro" e di arricchimento.

Se rimani consapevole di questa necessità riesci a passare più in fretta i tratti "sgradevoli", e se li comprendi subito perdono in parte la loro pesantezza e diventano immediatamente motivo di conoscenza e allargamento di coscienza.

Nel Regno di Dio non c'è alcunché che sia inutile o dannoso: tutto fa parte del cammino, tutto è motivo di Vita, anche se il genere umano accetta a fatica ciò che causa momentaneo dolore.

Ma anche il dolore serve.

Gli sciamani sanno bene che per attivare la coscienza delle pietre bisogna battere su di loro e... anche gli umani hanno la loro componente pietra, oltre che quella vegetale, animale, umana e superumana.
Per risvegliare la coscienza a volte è necessario percuotere... come è necessario battere su un tamburo per fargli emettere il suono.
E' importante riflettere su questo e... da ogni esperienza dolorosa osservare quale è il suono che è emerso.

Ora trova il suono che la tua esperienza "dolorosa" di prima ha evocato nel tuo profondo, ed emettilo, a favore di te stessa e di tutti coloro che in questo momento possono usufruire della sua energia e del suo messaggio."

Mi ascolto in profondità e lascio che da me emerga un suono che esprima quello che ho vissuto e il passaggio che è avvenuto in me. Inizio piano, a labbra chiuse, facendo "risalire" il suono dalle profondità del mio corpo.
Dalla nota unica iniziale a un certo punto spontaneamente avviene una modulazione e il suono, sempre a labbra chiuse, diventa un canto.

Immagine di base condivisa da Jay Nick
(openclipart.org/detail/291491/wave-maker-4)

Percepisco le onde sonore che fuoriescono da me, si amplificano (come quando si getta un sasso in uno specchio d'acqua ferma) e si irradiano, sfiorando, "toccando" qua e là chi è in sintonia o ha necessità di quello stimolo particolare (che in verità io non so quale è, so solo che è emerso da qualche parte "sacra" di me - e che a un certo punto assomiglia a una ninnananna).

Immagine condivisa da GDJ
(openclipart.org/detail/275887/prismatic-abstract-eye-no-background)

Ora piano piano il mio suono si smorza, si esaurisce, fino al silenzio, al vuoto e a un senso di profonda pace. Mi sento quasi in trance.

I Fratelli "addetti" mi scuotono: "E' stato bello, ma ora è terminato - torna a casa!"
Mi riprendo, li ringrazio, ringrazio l'"Alto" per la bella esperienza e per il messaggio di oggi.

Intorno a me si riforma la goccia-bolla, appesa al filo di luce. Mi lascio avvolgere e trasportare verso il basso, fino a giungere alla mia "postazione fisica" in cui resto immobile per qualche minuto prima di riuscire ad attivarla lentamente con il movimento. E comunque mi rimarrà addosso per tutta la sera uno stato di rallentamento, quasi di trance, che mi fa pensare, adesso che sono tornata "normale", di aver toccato, attraverso questa esperienza, zone per me "inedite" fino ad ora.

Immagine condivisa da Firkin
(openclipart.org/detail/304285/spiral-rainbow-ornament)

Mi chiedo se è stato un momento particolare del mio percorso o se è stato l'IO SONO a provocare tutto ciò. E mi viene:

"Risposta non c'è, o forse chi lo sa, perduta nel vento sarà..."
(The answer, my friend, is blowin' in the wind,
the answer is blowin' in the wind...)

Vai alla home page o all'indice del sito.

="