Delia

Viaggiando tra le stelle

I "viaggi" - 1ª fase

1 - Mario

19-12-2021

Sono nel vuoto tra due stelle. E' tutto buio. Mi muovo fluttuando. Sono nel mio corpo sottile, non ho bisogno di respirare. E' come se nuotassi nel buio.
Ombre mi sfiorano. Non le temo: so di certo che nel mio profondo ho una luce che posso emettere all'occorrenza.

A un certo punto vengo circondata da delle forme scure, allora "accendo" il mio cuore e irradio come un sole in tutte le direzioni illuminando queste forme che, spaventate dalla luce, si allontanano nel buio.

L'unica che mi rimane vicino non è certo temibile: illuminata rivela la forma del corpo sottile di un bambino. "Mi sono perso, ho paura. Non ho più il mio corpo. Sento i miei genitori che piangono, e la loro disperazione mi ha lanciato in questo spazio nero. Mi puoi aiutare?"
"Ci provo, comunque ti sto vicino", rispondo.

Lo "prendo per mano" e, seguendo il filo sottile, non ancora completamente sciolto, che ancora lo lega al suo corpo, scendiamo sulla terra, in una stanza al centro della quale c'è un lettino, con sopra un corpicino esanime e con intorno molta gente che piange. Il dolore e la disperazione sono quasi tangibili, formano una cortina scura che si potrebbe "tagliare con un coltello".

Sempre tenendo vicino a me il corpo sottile del bambino, che sul lettino sembra avere 7-8 anni, invoco la Luce e l'Amore nella stanza. Vedo come una nube luminosa che scende dall'alto e avvolge la situazione dolorosa, e dolcemente si "intrufola" all'interno, penetrando qua e là e riducendo lo spessore della nube oscura che avvolge i presenti.

Dico al bambino - Mario - di sfiorare i suoi genitori e di parlare con loro con parole che loro possano capire:

"Dì loro che sei qui," - gli dico - "non più nel corpo, ma nell'anima; che non hai più quei brutti dolori che avevi negli ultimi tempi quando ancora eri nel corpo, che adesso stai bene, e che c'è qualcuno che si sta prendendo cura ti te e che ti accompagnerà in quello che loro conoscono come Paradiso, dove sarai felice e continuerai ad amarli.
Dì loro che vi amerete sempre, ma che ora devi proseguire nel tuo cammino e che la loro disperazione ti ostacola, ti fa perdere la strada.
Dì loro che pensino ai momenti belli che avete vissuto insieme e che si concentrino su quelli, e chiedi loro di lasciarti andare.
Chiedi loro che cantino la tua canzone preferita, per accompagnarti nel viaggio".

Lui dice: "O.K.", e comincia a fare quello che gli ho suggerito.

A un certo punto qualcuno esclama: "Sento la presenza degli Angeli", qualcun altro singhiozza: "Mario è qui con noi e ci saluta". Qualcuno comincia a emettere debolmente un canto, una specie di ninna nanna spontanea.

Nel giro di pochi minuti l'atmosfera della stanza cambia: il pianto non è più di disperazione, ma di commozione. La mamma ha sentito e capito e comincia a emettere dei suoni dolci, la ninna nanna che cantava a Mario per farlo addormentare quando era più piccolo, e piano piano tutti la seguono.

Dico a Mario: "Io non ti posso accompagnare nel tuo viaggio futuro perché non è (ancora) mio compito. Chiama i tuoi nonni o i tuoi parenti che già se ne sono andati, oppure, se non ce ne sono, chiama gli Angeli perché ti guidino.

Di fatto dopo poco arriva uno stuolo di Esseri di Luce che circondano Mario, lo sollevano e dolcemente lo portano via, mentre qualcuno di loro resta nella stanza a confortare e ispirare i presenti.

Li guardo con gioia e gratitudine, faccio loro un cenno di saluto e mi avvio... verso la prossima stella.

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2 - Il compito

20-12-2021

Sono nuovamente nello spazio buio tra le stelle. Dopo l'esperienza di ieri non ho più il minimo dubbio, il minimo tentennamento.
Mi libro nel vuoto e faccio le capriole, divertendomi, nell'attesa che succeda qualcosa, che mi venga dato un messaggio o un compito. Di fatto dopo un po' che sono lì, dal buio profondo appare un punto luminosissimo che si avvicina con grande rapidità, ingrandendosi fino a diventare una sfera di luce palpitante quando è a pochi decimetri da me. Quasi non ne reggo la luminosità.
La sfera si compatta in una forma simil-umana, in un Essere di Luce.
"Mi hai chiamato?" sento risuonare dentro di me.
"Ho chiamato, ho chiesto un messaggio o un compito." "Sono il messaggero che hai chiesto. Sono uno di quelli che hai conosciuto in sogno qualche tempo fa.
Il "lavoro" che hai portato avanti ieri, molto bene, ha mosso delle cose in quelli che tu un po' impropriamente chiami "Piani Alti" (ma va bene anche così...), per cui sono stato incaricato di portarti una domanda ufficiale:

"Vuoi far parte della schiera degli Aiutatori Invisibili?"

Anche se la tua risposta in un certo senso è già stata data, da tempo, ufficiosamente e nella realtà dei fatti, è necessario il tuo consenso chiaro e aperto.

" SI ! SI ! SI ! "

"Si!", rispondo, "a ogni livello del mio essere. Utilizzatemi a seconda delle mie capacità tutte le volte che si presenta un'occasione giusta, sia nel sonno che da sveglia quando è possibile.
Ne sono onorata e farò del mio meglio in ogni occasione.
Porta pure il mio "Si!" ai Piani Alti (se li devo chiamare in un altro modo fatemelo sapere).
Se necessario fatemi avere i "libretti di istruzione" che ancora mi mancano: li studierò con cura e li applicherò con attenzione.
Se per caso ho già tutte le informazioni che servono (*), va bene, le utilizzerò al mio meglio (come penso di aver fatto ieri, che non so se è stata una "prova generale" tipo esame o se già ho "lavorato" davvero - ma va bene in entrambi i casi).

GRAZIE - CIAO"

In un lampo l'Essere di Luce se ne va, così come era venuto, dopo avermi avvolto per un attimo in un "abbraccio d'amore"

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(*) vedi il libro "Gli Aiutatori Invisibili" di C. W. Leadbeater.

3 - L'inizio del percorso - Il suono

24-12-2021

Sono nello spazio vuoto tra le stelle: molti puntini luminosi lontani mi circondano, ma io sono nel vuoto.
Mi connetto con il mio cuore e attendo un segnale.
Da un punto lontano sento arrivare un suono, che mi sembra un richiamo.
Mi avvio fluttuando in quella direzione.

Comincio anch'io a emettere un suono, una "Humming" (la "mmm..." a labbra chiuse), che entra in risonanza con il suono che mi sta "chiamando".
Il suono che sto emettendo crea una specie di cono luminoso che si apre davanti a me. Lo percorro a spirale, ruotando su me stessa in spire sempre più ampie e più luminose.
La spirale si allarga sempre di più, in una luminosità sempre maggiore, e a un certo punto "sfocia" in una specie di grande sfera luminosa composta di materia sottile, dove una ventina di Esseri Luminosi sono "seduti" in cerchio.
Tra due di loro c'è uno spazio vuoto; telepaticamente me lo indicano:
"Ti stavamo aspettando, siediti qui con noi. Continua a emettere il tuo suono che ti connette con noi."
In effetti più emetto il suono, più mi sento parte del cerchio energetico.

Il suono che ora tutti insieme stiamo emettendo crea un altro cono verso l'alto, quasi fosse un enorme cappello da mago fatto di luce "spessa".

"Si, questa è la vera magia, il connettersi con il cuore, il centro delle cose e degli altri esseri, ascoltarlo, "vederlo", e lasciarsene influenzare senza perdere la propria unicità e la propria individualità.
Questa a cui sei stata invitata e stai partecipando è una "sessione" di allenamento al contatto con le realtà sottili (per ora puoi chiamarle così, in seguito ti verrà specificato meglio)."

Ora il suono diventa più forte e rende il cono-cappello più stabile e quasi materializzato. Comprendo che stiamo "costruendo" una specie di astronave, che potrà portarci in qualunque punto del cosmo, là dove è richiesta la nostra presenza come aiuto, sostegno, stimolo, insegnamento, ispirazione...

"Questo è uno dei primi passi dell'insegnamento per diventare Aiutatore Invisibile consapevole.
Prima che tu possa essere "operativa" a tutti gli effetti è necessario che tu faccia un po' di "training".
Qui tu non puoi vedere in faccia gli altri, siamo qui tutti nel nostro Corpo di Luce, anche tu. Tra i presenti ci sono alcuni "principianti" come te, altri più "avanzati" che reggono l'energia, e poi anche alcuni Fratelli di altri pianeti.
Siamo qui tutti con il medesimo scopo, al Servizio della Vita: aiutare e sostenere l'evoluzione e portare luce e amore là dove l'oscurità non permette un adeguato sviluppo della coscienza.
Piano piano qui (e non solo qui) ognuno prende contatto con il suo vero compito e comincia a metterlo in atto. A volte il compito che emerge è diverso da quello che ci si aspettava, a volte è simile; bisogna che "fuoriesca" il proprio, da ognuno di noi, per poterlo conoscere ed attuare."

Continuiamo ancora un po', ma ora il suono si sta smorzando. Mi accorgo che pian piano, uno o due alla volta, i partecipanti "spariscono" dal cerchio.
Alla fine rimango sola con la mia "guida".

"Si, sono quello che ti ha portato la "domanda ufficiale". Sono il tuo Istruttore per questa prima fase. Ho il compito di seguire i tuoi primi passi. In seguito verrò sostituito da altri più adatti per le fasi successive del tuo addestramento.
Se vuoi puoi chiamarmi Helios - non è il mio vero nome, che per ora non posso comunicare, ma va bene e tu sai il perchè.

Ora puoi tornare alla tua quotidianità."

Mi avvolge per un attimo nella sua energia amorevole. Lo ringrazio.
Un respiro profondo. Gli mando un bacio e... mi ritrovo con la mia consapevolezza davanti alla mia scrivania e al mio quaderno.

Ciao, Helios, Grazie!

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4 - Luce e colore

25-12-2021

Dalla mia "postazione" tra le stelle mi centro e chiamo Helios.
Arriva quasi subito, in un vortice di luce. Lo saluto e gli chiedo ragguagli riguardo alla mia formazione di "Aiutatore Invisibile".

"Per ora puoi fare," - mi dice - "e già a volte stai facendo, degli interventi occasionali, di "pronto soccorso" (come quello di "Mario").
Ma per diventare Aiutatore Invisibile a tutti gli effetti è necessaria una pulizia energetica profonda, che tu ancora non hai: sei ancora troppo succube delle emozioni, primariamente della rabbia. E' vero che, rispetto a prima, ne esci più in fretta e riesci anche a "capitalizzare" le tue emozioni, a estrarne le informazioni giuste, ma non sei ancora sufficientemente stabile e padrona di te stessa.
Hai lavorato tanto con i colori, conosci bene il loro potere sia stimolante che riequilibrante; per cui oltre al suono, come abbiamo fatto ieri, oggi lavoreremo con la luce-colore."

Fà un gesto verso il blu profondo e richiama un raggio di luce che, passando attraverso a un prisma invisibile a me, forma un grandissimo arcobaleno.

"Gioca con i colori come sai fare tu!"

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Mi immergo nell'arcobaleno e passo da un colore all'altro: mi sembra quasi di essere entrata nel film "Fantasia", alla fine della "Pastorale" con nello sfondo il Monte Olimpo. Di fatto (potere del pensiero!) mi trovo proprio lì e scivolo da un colore all'altro, giocando con i piccoli cavallini alati che mi spingono a testate a scendere, tuffarmi nel mare di luce, poi risalire lungo l'arcobaleno, per scendere di nuovo e tuffarmi ancora.

Da "Fantasia", ©1940 The Walt Disney Company

Sento che è completamente svanito l'umore un po' pesante che avevo, dovuto alla giornata grigia e fredda: nei colori ho ritrovato l'allegria e la gioia di vivere, e anche la capacità di esultare, che per un momento mi sembrava di aver perso.
Poi arrivano i genitori alati e si portano via i piccoli cavallini. Rimango sola.

L'arcobaleno non è più quello di "Fantasia", ma è una irradiazione dei 7 colori che copre tutto il cielo, come una enorme sfera pulsante, che si espande a quello che percepisco come infinito.

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Poi in una frazione di secondo, senza che intervenga minimamente la mia volontà, risucchio completamente i colori dentro di me, che si fondono in una piccola sfera di luce bianchissima dentro al mio chakra del cuore.

"Conserva questa sfera di luce nel tuo cuore, e nei momenti in cui ti senti "barcollare" prendi contatto con essa ed espandila intorno a te nei 7 colori, immergendoti in un tuo arcobaleno personale.
Sii tu stessa il prisma, la goccia d'acqua che trasforma la luce in arcobaleno e viceversa: questa è la seconda lezione. Continua a "giocare" con i colori.

E non dimenticare la prima, l'humming e l'emissione di suono spontaneo, che può essere anche l'OM o l'AUM."

Mi sento bene, radiosa e grata.
"Ciao, Helios, grazie!"
Mi avvolge teneramente nella sua energia, mi "tocca" la fronte come se fosse un bacio, e in un lampo scompare tra le stelle.

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5 - Lo "scapaccione"

26-12-2021

Eccomi al mio momento quotidiano rivolto allo sviluppo del mio nuovo compito.
Nel vuoto tra le stelle chiamo Helios.

"Non vorrei sembrarti importuna o ingrata, ma i due insegnamenti che mi hai trasmesso nei due incontri precedenti in realtà sono cose che pratico da molti anni. E' vero che non lo faccio con costanza giornaliera, ma tempo fa mi è stato detto di rimanere centrata e spontanea e di non usare le tecniche come gabbie, cioè di usarle quando lo sento, ma di non dipendere da esse.
Tu cosa mi dici a riguardo?
E poi non c'è qualcosa di nuovo per me, che mi sollevi dal "piattume" in cui mi sento a volte in questo periodo?"

"Vuoi la giostra? Va bene, eccola!" mi risponde Helios.

Mi compare davanti un luna park vecchio stile, come difficilmente se ne vedono al giorno d'oggi, che mi riporta alla mia infanzia... Piazza Vittorio a Torino, con la sfilata dei carri allegorici in mezzo alle due file di "baracconi" del periodo di carnevale.

Immagine della giostra condivisa da j4p4n (openclipart.org/detail/319140/merry-go-round).
Immagine dell'ottovolante condivisa da tzunghaor (openclipart.org/detail/155323/roller-coaster).
Immagine della ruota panoramica condivisa da GDJ (openclipart.org/detail/327412/ferris-wheel-silhouette-4).

Sento un tuffo al cuore, una eccitazione, una gioia semplice. Mi ritrovo per mano a mia mamma, mentre la tiro qua e là verso le attrazioni della piazza.

"E' vero," - continua Helios - "se non sarete come fanciulli non entrerete nel regno dei Cieli!... Ma tu bambina lo sei rimasta più che a sufficienza, e sei anche adulta e saggia.
Devi imparare a unire meglio, più armoniosamente queste due parti di te... e nessuno te lo può insegnare, lo devi trovare da te.

E poi vuoi qualcosa di nuovo?
In tutti questi anni di ricerca che hai vissuto hai incontrato e sperimentato tante di quelle cose che è difficile trovare per te qualcosa di veramente nuovo.
Il problema tuo è che sei impaziente, vorresti tutto subito.
Bisogna che impari a vivere il momento presente e immergerti in quello, calma, serena e paziente. In questo anche consiste la gestione delle emozioni di cui ti parlavo ieri.
Nessuna nuova "tecnica", che rischia di diventare una deviazione. Hai tutto ciò che ti serve.
Chiediti come mai in questo periodo quando consulti i Tarocchi continua ad uscire l'Arcano n. 12, l'Appeso, la carta del fermo, del sacrificio, del "guardarsi dentro".

Quando avrai trovato in te la vera calma, la vera centratura stabile, portai fare il passo successivo verso l'essere Aiutatore Invisibile "ufficiale".
Ufficiosamente lo sei già, lo abbiamo già detto.
Non cercare di forzare questo processo, non farebbe che ritorcersi contro di te e rallentarti.

Vuoi veramente una pratica per questo periodo? Entra più in profondità nell' "IO SONO" - è tutto quello che puoi essere."

Mi sembra di aver ricevuto uno scapaccione, ma lo accetto di buon grado, perché nel mio profondo so che ha ragione.

Mi rileggerò per l'ennesima volta l'IO SONO del Conte di St. Germain e cercherò di entrare più consapevolmente ancora in quell'altissimo messaggio.

"Grazie, Helios, ti voglio bene!"

Mi avvolge in una nube d'amore, poi con un grande sorriso se ne va, scomparendo nel blu profondo.

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6 - Suono, colore, danza

27-12-2021

Lo "scapaccione" di ieri ha funzionato: sono riuscita ad "acquietare il dorso", come direbbero I King, cioè a ridimensionare le mie aspettative e ad entrare in una situazione psichica di tranquillità ed accettazione, e anche di nuova apertura.

In questo stato d'animo più rilassato raggiungo la mia postazione tra le stelle.
Il suono mi chiama, come è successo la prima volta. In una frazione di secondo mi ritrovo nel cerchio degli Esseri Luminosi, tra i quali prendo posto.
Questa volta il suono non è uniforme: ognuno sta emettendo il suo "suono fondamentale", infatti sono note diverse, che insieme formano una specie di sinfonia che sale, scende, risale ancora, in armonia perfetta.
Trovo il mio suono ed "entro" nella "composizione" generale.

A un certo punto i suoni emessi diventano visibili sotto forma di colori, ogni suono un suo colore, che si espande nello spazio, si interseca con gli altri, si fonde, torna sè stesso e il tutto sembrano pennellate di un quadro meraviglioso in movimento continuo.
E' una sensazione bellissima.
Ora tutti ci alziamo in piedi e cominciamo a muoverci lentamente nello spazio, all'interno del quadro vivente dei colori, seguendo suoni e colori in una lenta danza sacra spontanea, nella quale ognuno esprime la propria anima, il proprio Sè divino.

Sento che sto toccando il punto più alto di me stessa, è una sensazione sublime che non ho mai vissuto prima.
Mi prende una grande commozione, quasi un pianto di gioia.
Mi sento in perfetta unità con tutti gli altri, che non so chi sono, ma che muovendosi lentamente intorno a me mi fanno sentire parte di un corpo più grande, vibrante, emanante amore e gioia.
E' la gioia dell'Unità.

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(openclipart.org/detail/311697/floral-circle-vortex-polyprismatic-no-bg)

Ora il volume del suono gradatamente si abbassa, i movimenti rallentano, i colori si smorzano e si fondono in un bellissimo rosa madreperlaceo, il colore che esprime l'amore incondizionato.
E' questo, l'amore incondizionato, l'elemento essenziale per essere Aiutatore Invisibile. E' necessaria anche la conoscenza, ma l'amore è indispensabile!
Questa certezza mi si forma dentro, come se fosse una cosa che so da sempre.
L'amore incondizionato che non chiede risultati, non cerca un ritorno, ma si offre per il massimo bene dell'altro, chiunque sia, che elimina ogni barriera, ogni differenza, ed è gioia pura.
"Sento" che anche tutti gli altri stanno vivendo la stessa cosa che sto provando io, che dall'essere uniti nel suono, nel colore, nel movimento, ora siamo uniti anche nell'Anima e nello Spirito.

Senza essermi resa conto del passaggio fatto, ora vedo che siamo nuovamente tutti seduti in cerchio, in silenzio, avvolti da una nube luminosa color rosa madreperla che ci avvolge tutti insieme, tutti in unità.
Poi anche questo colore tenue si dilegua e rimane solo la luce bianca.

Come già è successo la volta scorsa mi accorgo che un po' per volta tutti se ne stanno andando. Rimane solo la luce bianca con qualche sprazzo di rosa qua e là.

Helios mi "abbraccia" silenziosamente e sparisce.
Rimango sola in quello spazio sacro, dove ancora sento palpitare l'amore, in cui mi crogiolo per un po', mentre mi preparo a tornare nella mia dimensione quotidiana nutrita e rinnovata dalla bellissima esperienza appena vissuta.

Oggi non ci sono state parole, non c'è stata comunicazione diretta tra noi, ma so che i nostri cuori e le nostre anime hanno comunicato, a un livello non spiegabile con nessuna parola, se non con l'espressione UNITA'.

Immagine condivisa da mashudicastol
(openclipart.org/detail/324623/star)

7 - Un piccolo crogiolo di vita

28-12-2021

Mi centro e mi "sposto" nel Vuoto tra le Stelle.
E' molto scuro, ma poco dopo essere arrivata lì un turbine di luce mi avvolge e mi porta via. Mi "deposita" su un pianeta che sembra desolato, un deserto di rocce appuntite.
Sono nel mio Corpo di Luce, quindi gli spuntoni non possono ferirmi.
Scivolando e volteggiando mi incammino in una direzione che mi "chiama".
Le rocce diventano sempre più grandi, fino a trasformarsi in vere e proprie montagne. Procedo senza sforzo.

Immagini condivise da glitch (openclipart.org/artist/glitch)
tratte dal videogioco Glitch (en.wikipedia.org/wiki/Glitch_(video_game))

C'è molta luce: un sole arancione brilla in alto nel cielo. Non so se l'aria è respirabile, ma non me ne curo, in quella situazione non ho bisogno di ossigeno.
Continuo a procedere tra le alte montagne senza vegetazione.

A un certo punto mi trovo all'imbocco di un cunicolo abbastanza largo per poterci entrare (in effetti con il Corpo di Luce potrei anche intrufolarmi in una fessura, ma non sono ancora abbastanza abituata a questo e ho bisogno della certezza del passaggio sufficiente).
Entro nel cunicolo, che scende nelle viscere del terreno. E' completamente buio, ma il mio Corpo di Luce con il suo alone illumina a sufficienza intorno perchè io possa vedere dove sto andando.
Mi spingo ancora oltre, seguendo un impulso profondo che sento dentro di me.
Sento che sto scendendo nelle viscere del pianeta, che non so quale è, nè dove si trova, sempre più giù, sempre più giù, finchè il cunicolo comincia di colpo ad allargarsi, sempre di più, fino a sfociare in una enorme caverna.

Immagine condivisa da speedstar
(openclipart.org/detail/224425/request-Scenery-3-CAVE)

Da una spaccatura della roccia in alto penetra un po' di luce, sufficiente perchè si possa vedere l'intera grotta.
Nel fondo c'è un piccolo lago, alimentato da una qualche sorgente sotterranea (ma allora c'è acqua in questo pianeta!), pullulante di vita, esseri viventi che non conosco, grandi da pochi millimetri a qualche centimetro: vermi? pesci? anfibi?
Qualcosa di piccolo e scuro mi sfiora la testa, potrebbe essere una specie di piccolo pipistrello. Ma allora c'è vita anche fuori dall'acqua!
Vedo al di là del laghetto una specie di piccola spiaggia coperta di guano, piccoli esseri tipo vermi che se ne nutrono prima di tornare nell'acqua.

Comprendo che quello che sto vedendo è un piccolo mondo primordiale, potrebbe essere una prima fase dell'evoluzione del pianeta su cui sono stata portata.
Ma cosa c'entra questo con me e con la mia preparazione a diventare un Aiutatore Invisibile?

Mi risuona dentro la risposta:
"Questo mondo che sta nascendo ha bisogno di una "spinta energetica" per andare avanti più rapidamente nella sua evoluzione.
Anche questo è un compito degli Aiutatori, uno dei compiti più semplici.
Trasmetti loro un po' dell'energia che sai canalizzare!"

Con gioia mi centro nel Reiki, faccio "scendere" l'energia nelle mani, rivolgo i palmi verso il piccolo mondo pulsante e comincio a irradiare l'energia verso i piccoli abitanti della caverna, cercando di non tralasciarne nessuno.
Rimango a lungo a trasmettere energia, mentre il mio cuore si colma di amore e di compassione per questo piccolo mondo agli inizi del suo cammino.
Dopo un po' sento che in qualche modo gli esseri viventi della grotta stanno rispondendo alla mia sollecitazione, perchè le loro vibrazioni vitali sono leggermente aumentate.

"Ora basta. Ogni stimolazione va data poco per volta. L'eccesso, come per ogni cosa, li danneggerebbe."

Do' un'ultima occhiata al "mio" piccolo mondo sotterraneo, augurandogli di procedere senza troppi intoppi nel suo cammino evolutivo.
Chiudo gli occhi. In un attimo mi sento trasportare nello spazio... e mi ritrovo seduta sulla mia sedia, davanti al mio quaderno-diario, dove riporterò l'avventura appena vissuta.
Da qui mando un raggio di amore alla caverna chissà dove nell'universo, mentre con commozione mi viene in mente la bellissima poesia "profetica" di Rosanna scritta tanti, tanti anni fa e rimasta nel mio cuore come il più alto messaggio possibile per un'umanità dolente.

Immagine condivisa da gem
(openclipart.org/detail/100753/winter-scenery).

 

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