Anna

Il segreto del volo

In quei giorni arrivò nella terra dei due fiumi un uomo che aveva speso tutta la sua vita alla ricerca di un segreto.
Da molti libri aveva appreso che ogni essere umano può vivere l'amore ed essere felice, a condizione però che conosca il "segreto del volo".

Ma ancora non sapendo volare, sentiva l'inutilità di tutto ciò che aveva letto, e vissuto, e detto, durante i lunghi anni ormai trascorsi e avvertiva nel tempo presente, sempre più fredda e greve, l'oscura compagnia della disperazione.

Non aveva più speranze quell'uomo, e solo una voce lontana, dentro di lui, gli diceva di non arrendersi alla sconfitta e di continuare la sua solitaria ricerca.
Infatti era solo, quell'uomo, perchè aveva respinto chi lo aveva amato, e non si curava di niente.

Non vedeva, non sentiva, non toccava niente, e solo era attento al "segreto del volo".
Ma nessuno gli svelava questo segreto. Continuamente trovava parole di conferma: "certo", dicevano, "si può imparare a volare, e così essere felici e vivere l'amore".
Ma "come" non riusciva a saperlo.

Sempre più amaro e sconsolato, quando arrivò alla terra dei due fiumi incontrò un gruppo di bambini che, aggrappati a un filo bianco di aquilone, sorridevano al cielo, volteggiando nell'azzurro colorate illusioni di volo.
Pianse molto, quell'uomo, pianse di non essere bambino, nè aquilone, nè vento, pianse di essere solamente se stesso, uno che cercava e non riusciva a trovare il "segreto del volo".

Un giorno, mentre sedeva sula riva del fiume e già il tramonto rosseggiava all'orizzonte, un vecchio gli si accostò e gli chiese chi fosse.
- "Chi sei, straniero? E che cerchi nella nostra terra?"
- "Vengo da lontano, e vado alla ricerca di un segreto", rispose l'uomo che voleva volare.
- "Qual è questo segreto?"

- "Cerco il segreto del volo, ma, per quanto io faccia, e fatichi, e mi disperi, non riesco a svelarlo."
- "Sei fortunato allora", gli disse il vecchio, "dalle nostre parti c'è un uomo che sa volare. Va' da lui e pregalo di insegnarti il suo segreto".
- "E tu sai dov'è?" domandò con ansia l'uomo che voleva volare.
- "Non io. Ma tu va' e chiedi: vedrai che qualcuno ti saprà rispondere."

Incontrò moltissima gente, l'uomo che voleva volare, e a tutti rivolgeva una sola domanda, e in fretta si scostava, non appena gli dicevano di ignorare dove fosse l'uomo che sapeva volare.
Passarono giorni, e mesi, e anni, e continuamente quell'uomo che voleva volare viaggiava, chiedeva e si scostava.
Qualcuno gli diceva: "So che vive da queste parti, ma dove tu puoi trovarlo, non so dirti".
E l'uomo se ne andava, ogni istante più solo e triste.

Ma un giorno incontrò un vecchio dall'aria onesta e saggia.
- "Certo che so dov'è", ammise con voce mite, "se vuoi ti posso accompagnare da lui."
Viaggiarono insieme attraverso sentieri rugosi e gelati, laghi, paludi, boscaglie sperdute, villaggi ridenti e assolati.
E viaggiarono attraverso giorni e stagioni, videro soli radiosi e fantastiche lune, videro la luce del mare e sentirono nell'eco delle stelle cantare alto e gemere il cuore della terra.

Un giorno, stanchi e affamati, arrivarono sulla cima di una collina.
- "Sono esausto", disse allora al vecchio l'uomo che voleva conoscere il segreto del volo. "Mi hai voluto ingannare. Ho atteso, ho faticato, ti ho seguito fin troppo a lungo. Adesso non ti credo più e ti dico addio".
Con queste parole gli voltò le spalle e se ne scese correndo verso le umide, sottili nebbie della sera.
Rimasto solo, il vecchio s'accostò a una rupe ad abbracciare il vento, poi s'alzò in volo e pian piano sparì, lontano, dietro il velo stracciato di una nube.

La vita ci offre doni che i nostri occhi non sanno vedere.
E allora i nostri passi sono perduti
e noi non riusciamo a riconoscere i segni del Cielo.
Imparare a leggere il libro del cuore
è il segreto della gioia.
Basta sapersi arrendere e volare alto.

Il racconto è di Anna Campiglio e viene distribuito con una licenza Creative Commons (creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/deed.it).
Le immagini dei tre gabbiani in volo e del singolo gabbiano in volo sono di Luca Candini (flickr.com/photos/lucacandini).
L'immagine del ragazzo con l'aquilone è di Michael Lorenzo (freeimages.com/it/photographer/nazreth-43455).
L'immagine della mongolfiera è di Padowski Rémi (freeimages.com/it/photographer/padowskr-60719).
L'immagine del fiume è di Vivek Chugh (freeimages.com/it/photographer/vivekchugh-60433).
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