Ciao, sono Laura e volevo condividere con voi le emozioni che provo quando vado nei boschi.
Ho una passione per gli alberi e quando posso li abbraccio per sentire la loro forza, li accarezzo perché sono sicura che sentono le belle vibrazioni.
Mi piace cercare radici secche o addirittura marce che escono dal terreno e che, a prima vista, sembrano brutte e inutili.
Ho un istinto naturale per trovare pezzi di legno che poi puliti, lavati e poi lavorati assomigliano a cose o animali.
Rispetto sempre la forma naturale perché la natura crea dei capolavori. Poi quando il lavoro è finito mi sembra di avere partorito un figlio.
Io di figli ne ho diversi...
La caverna.
Il drago.
La Tour Eiffel.
La radice a punte.
...e a Varese ho una radice del serpente Casimiro. Appena possibile pubblicherò una sua foto!
Dopo l'estate:
eccolo, finalmente, dopo che l'ho "recuperato" nella mia casa di campagna a Cavona (Varese).
Questo legno l'ho trovato alle cascate di Ferrera (Va) durante una delle solite passeggiate con gli amici.
Mi ha colpito subito per la sua forma allungata e sinuosa, ma non avevo proprio l'idea di cosa poteva diventare una volta lavorato.
Come al solito ho ricevuto tante critiche da tutti per la situazione disastrata di questo bastone che però poi, come il brutto anatroccolo, si è trasformato in qualcosa di molto speciale: nel serpente Casimiro che osserva silenzioso la casa... e la protegge...
Il serpente Casimiro (dettaglio).
Il serpente Casimiro.
Questa radice molto grossa l'ho trovata in cima alla montagnetta di Cavona, dopo aver girato per tanto tempo tra boschi e alberi spezzati.
Ero andata in missione con la mia insegnante di disegno.
Quando l'abbiamo vista ci siamo chieste come potevamo portarla a casa visto che era molto grossa e pesante.
A fatica abbiamo rifatto la stradina in discesa piena di sassi e buche, ma poi averla in cortile e lavorarla mi ha dato una gran bella soddisfazione.
Ora la tengo a Cavona perché mi ricorda momenti di serenità e di affetto... perché lei, la Patty, se ne è andata via...
Radice a stella.
Era da tempo che volevo un tronco scavato per mettere i miei fiori, e durante una castagnata me lo trovo lì davanti tutto bagnato e ammuffito, sotto un castagno.
La natura aveva fatto quello che fanno gli umani con lo scalpello, una perfetta scavatura.
Certo, era un tronco di 1,40 ma, armata di buona volontà, l'ho preso e me lo sono portato sulla stradina sollevandolo come meglio potevo.
Io sono minuta, ma ho una bella forza; poi però non c'è l'ho più fatta e ho dovuto pregare mio marito (il santo) che a fatica l'ha portato giù.
Tutti gli anni lo metto in cortile e lo faccio rivivere un po' come portafiori. Solitamente ci metto le petunie... ma quest'anno l'ho sistemato così.
Tronco scavato.
Mettendo via questo tronco ho fatto questa foto: visto da un'altra angolazione sembra che abbia una mano.
Sembra quasi una persona...
Aggiornamento.
Questa era la mia radice preferita perché quando l'ho trovata nella terra ho subito visto la forma precisa della mia cagnolina Lilli, che ora non c'è più da oltre un anno.
Anche la radice Lilli è sparita da casa mia e non so proprio come.
Per fortuna ho tenuto le foto, che è tutto ciò che mi resta di Lilli.
Prima e dopo il trattamento del legno.
Il testo e le foto sono di Laura, e sono condivise con una licenza
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