Giovanni

Curiosità stradali e...

Curiosando sul sito alla ricerca di foto particolari, sono incappata in quelle di Giovanni, che mi hanno fatto fare delle belle risate; non lo conosco di persona, ma mi piace considerarlo un "amico di e-mail" (una volta, come Charlie Brown, avevamo gli "amici di penna"!); mi sembra una persona molto precisa e profonda nelle sue spiegazioni, che spaziano in vari campi.

La prima delle sue foto, (che qui ho messo per ultima), quella che mi ha "catturato", è stata la motivazione del perché i gatti "tricolori" sono femmine - e Briciola era un gatto tricolore femmina!
Da lì ho continuato a curiosare tra le sue foto, e, con il suo benestare, ne metto qui qualcuna, quelle che mi sono piaciute di più, e soprattutto quelle che mi hanno fatto sorridere.

Poi, se questa selezione di foto vi ha incuriosito, vi consiglio di andare a vedere anche le altre fotografie di Giovanni (flickr.com/photos/giovanni_novara1/), tutte accompagnate da descrizioni interessanti e quasi tutte bilingue!

Delia


Milano – Piazza Santa Maria delle Grazie, segui la freccia se ce la fai...

"E' più facile che passi un cammello nella cruna dell'ago che... il passante attraverso la recinzione in piazza Santa Maria delle Grazie". Paradossale come le ambiguità dei cartelli stradali che a volte possono mettere in difficoltà passanti e automobilisti.
Si vive in un'epoca storica di segnali che ci orientano nei movimenti. La loro capacità di comunicare in maniera univoca è essenziale per garantire un'indicazione efficace. I segnali stradali in Italia sono milioni, in media quarantotto per ogni chilometro. Sono decifrabili a fatica, spesso confusi e inducono talvolta il dubbio di aver equivocato qualcosa.
Come in questo caso: come si potrà attraversare le maglie fitte della rete che cinge l'area davanti al Cenacolo di Leonardo...
P.S.: dopo due settimane, a fine novembre 2010, il cartello di destra è stato spostato di alcuni metri.


Stresa (Verbania) – Vietato camminare sull'acqua

La frase "camminare sull'acqua" è un modo di dire colloquiale che si usa quando viene fatta un'azione apparentemente impossibile.
Alcuni insetti e ragni possono realmente camminare sull'acqua, distribuendo il peso in maniera tale da evitare che la tensione superficiale del liquido si spezzi: si crea così sufficiente resistenza da impedire di sprofondare sotto la superficie. Pure un rettile, il basilisco, sauro diffuso nell'America tropicale, grazie alla particolare conformazione delle zampe posteriori e alla rapidità del movimento è in grado di correre sopra la superficie dell'acqua per brevi distanze.
Anche per l'uomo è possibile camminare su liquidi, seppure non sull'acqua ma su fluidi non newtoniani, ossia liquidi in cui la viscosità dipende non solo da temperatura e pressione ma anche dalla velocità. A determinate velocità la viscosità aumenta in modo tale che i liquidi non newtoniani si comportano similmente a solidi.
L'aria, l'acqua e l'olio sono liquidi newtoniani mentre il sangue no. Se Gesù camminò sulle acque subito dopo una "mattanza" di pesca ecco che avremmo anche trovato la spiegazione al miracolo...
Certamente pensando alla salvaguardia delle leggi della fisica l'amministrazione comunale di Stresa ha installato questo cartello stradale lungo la litoranea del lago Maggiore per impedire che Giucas Casella e il mago Antonio Casanova si cimentassero nell'impresa.


Bernate Ticino (Milano)
"...mi ritrovai per una selva (di cartelli) oscura,
ché la diritta via era smarrita"

Dicesi segnale stradale il dispositivo destinato a manifestare prescrizione, avvertimento o indicazione alla circolazione. Il centro studi per la sicurezza stradale in collaborazione con il ministero dei trasporti ha realizzato quattro anni fa un’indagine sullo stato attuale della segnaletica viaria. E’ risultato che soltanto il 3,1% appare confacente alle norme.
Non di rado ci si imbatte in segnali che confondono le idee. Indicazioni astruse, contraddittorie, nascoste, posizionate in maniera sbagliata che mandano l'utente in confusione. Di fronte ad esempi come quello della foto non ci si può non domandare: "Ma da quale parte vado ?"
Per essere efficace la segnaletica stradale deve possedere alcuni essenziali requisiti e il nuovo Codice della Strada ribadisce fra questi l'essenzialità: il numero dei segnali deve essere lo stretto indispensabile, evitando di fornire indicazioni superflue o comunque che traggano in inganno.


Pistoia – Via Abbi Pazienza

Per la serie "Curiosità toponomastiche" a Pistoia la via che fronteggia il palazzo nobiliare della famiglia De' Rossi, costruito nella metà del XVIII secolo sull'area precedentemente occupata dalle case-torri medioevali, è denominata "Abbi pazienza".
Prende il nome da un verso scritto su di una pietra murata che recita: "L'omo si muta. Perchè? Per lo meglio. Abbi pacienza." Il testo fu creato dai pistoiesi fuoriusciti che dovettero abbandonare la città in occasione degli scontri tra guelfi e ghibellini.
Esiste, però, anche una seconda popolare e leggendaria spiegazione dell'origine che, come scrive lo storico locale Bruni, prende il nome dall'espressione di discolpa da parte di sicari che nel Medioevo, dopo che in un agguato notturno a un angolo di strada assalirono e ferirono la persona sbagliata, accortisi dell'errore solo dopo aver malmenato la vittima non trovarono di meglio che scusarsi con l'espressione "Abbi pazienza! Abbiamo sbagliato".


Cremona - Via Lungastretta

"Stretta la foglia, larga la via: dite la vostra che ho detto la mia."
L’espressione popolare deriva in realtà da un errore di trascrizione. La frase esatta all'origine era "Stretta è la soglia, larga è la via..." dove con il termine di soglia veniva indicata la fatica di avviare un discorso.
Infatti la parola "soglia" deve essere intesa come entrata, ingresso di un colloquio. Quindi la soglia è stretta significa che l’avvio è difficile ma, una volta oltrepassato l’uscio, il percorso si presenta largo ed è possibile proseguire con agio. Il passaggio da "soglia" a "foglia" nacque, per l’appunto, da un errore di traslitterazione perché anticamente le consonanti f e s erano graficamente simili come del resto erano anche considerate prossime nella pronuncia.


Suvereto (Livorno) – Curiosità toponomastiche

La Toscana è ricca di curiosità toponomastiche. A Suvereto, per esempio, s'incontrano vie e piazze che rimandano all'epoca risorgimentale e novecentesca della storia d'Italia, ma anche a periodi storici più lontani nel tempo. Infatti prima dell'unità nazionale i nomi non erano precisamente codificati e le strade si richiamavano prevalentemente ai caratteri urbanistici, funzionali e morfologici e, più anticamente ancora, nel basso medioevo assumevano denominazioni diverse legate ai mestieri esercitati e alle corporazioni.
Ecco un esempio di Suvereto che ne compendia tutti: il vicolo elevato al quadrato... il "Vicolo dei vicoli"!


Castiglioncello – A noi ci piace scriverlo strano...

La scrittura è come il circo: c'è sempre posto per una risata in più.
La stazione di Castiglioncello è uno dei tre scali ferroviari del comune di Rosignano Marittimo.
Inaugurata nel 1910, serve la frazione di Castiglioncello ed è ubicata sulla linea Roma-Pisa. La sua costruzione è legata al completamento del tratto ferroviario tra Livorno e Cecina in sostituzione del percorso più interno passante per Collesalvetti e coincidente con l'originaria Ferrovia Maremmana.
Ma per realizzare il cartello con la segnalazione geografica è stato preferito il criterio dell'allineamento grafico e la "g" è stata scritta alla stessa altezza delle altre lettere, omettendo che in realtà la gamba deve scendere sotto la linea di scrittura.
Attualmente il fabbricato viaggiatori della stazione, ceduto in comodato dalle Ferrovie dello Stato all'amministrazione di Rosignano Marittimo, ospita l'ufficio per informazioni turistiche, mentre sul retro si contano due binari passanti.
Castiglioncello risulta essere frequentata soprattutto nel periodo estivo, poiché la zona ha una lunga tradizione turistica. L'architettura dell'edificio, che si discosta dal tradizionale stile delle Ferrovie dello Stato, si richiama a quella del vicino Castello Pasquini, con una torretta merlata che domina l'intero fabbricato. Infatti i terreni sui quali sorse la struttura furono ceduti dal barone Patrone, proprietario del castello, a condizione che lo stile ricalcasse quello della dimora.


Nosate (Milano) – Riserva di pesca per maghi e fattucchiere?

Lungo il Canale Industriale all'interno del Parco del Ticino fra Nosate e Turbigo, in provincia di Milano, l'area riservata per la pesca è segnalata dal cartello in fotografia, dalla scritta enigmatica: "Pesca a mosca con coda di topo". Ma perché discriminare, invece, la pesca con zampe di gallina, coda di rospo o ali di pipistrello???
Ma ancor più inquietante forse la scritta sul margine sinistro in basso: "Ai sensi delle legge vigenti". Considerato che siamo in Italia...
Comunque la pesca a mosca prevede l'uso di canne da pesca sottili e leggere, relativamente corte, e di un mulinello posto sotto l'impugnatura, con lo scopo di contenere la lenza, denominata "coda di topo", così chiamata per il profilo che ricorda quello del roditore. E' la parte dell’attrezzatura che, dopo essere stata messa in movimento dalla canna, proietta in avanti la mosca per spedirla nel punto prefissato nell'acqua.

...ed ecco, a conclusione, la foto "galeotta"!


Perchè tutti i gatti tricolori sono femmine?

I gatti con il mantello a tre colori sono femmine a causa della genetica. Infatti il colore del pelo è collegato al cromosoma X e quindi la femmina può riceve la tinta sia dal padre che dalla madre (il maschio solo dalla madre, considerato che del padre ha solo il cromosoma Y, privo del gene della colorazione). In più occorre considerare il colore bianco determinato dal gene dominante epistatico che si attiva sempre quando presente nella sequenza del Dna.
Ecco quindi che si manifesta il manto a due colori, detto "a squama di tartaruga", e "calico" il tricolore per la compresenza del colore bianco.
In realtà esiste la possibilità di avere mici maschi tricolori (in numero statistico estremamente limitato) quando, per errore, si uniscono due copie di cromosoma X e una Y. Presentano caratteri sessuali inequivocabilmente maschili ma in alta percentuale sono sterili.

Le foto di questa pagina e le loro didascalie, con spiegazioni, sono opera di Giovanni Novara (flickr.com/photos/giovanni_novara1/) e sono rilasciate attraverso una licenza Creative Commons (creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.0/deed.it).